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Port Educational, nel 2024 coinvolti 570 bambini delle scuole primarie di Venezia e Chioggia con 19 laboratori, 6 percorsi ludico-didattici arricchiti da una nuova sezione dedicata a Marco Polo e ai grandi navigatori

Venezia, 06 dicembre- Il progetto educativo voluto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, in collaborazione con i Comuni di Venezia e di Chioggia, e con il supporto di Capitaneria di Porto e Venezia Port Community, nato per raccontare, in modo semplice e giocoso, la secolare relazione tra le città di Venezia e Chioggia e il loro porto, sta riscuotendo sempre più successo nelle scuole primarie del territorio. Nel 2024, le attività dei laboratori di Port Educational che vedono protagonista Faro de Faris, l’originale testimonial dei Porti di Venezia e Chioggia, hanno, infatti, coinvolto 570 bambini degli istituti primari proponendo 19 laboratori, 6 inediti percorsi ludico-didattici e la nuova sezione dedicata a Marco Polo e ai grandi navigatori.

Siamo orgogliosi – commenta Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’AdSPMAS – che questa originale offerta formativa sia apprezzata e attesa dagli istituti scolastici che vanno a ricercarla nella vetrina degli Itinerari Educativi del Comune di Venezia o come a Chioggia dove abbiamo registrato numerose adesioni da parte delle scuole. Nel 2025 contiamo di replicare questi numeri ma soprattutto ci stiamo preparando a rinnovare il nostro progetto in modo da accrescere l’interesse dei bambini al funzionamento dei porti, delle loro attività e delle figure professionali che gravitano intorno al mondo dei porti”.

Dopo il riscontro ottenuto lo scorso anno e l’inserimento della proposta formativa negli itinerari educativi del Comune di Venezia, il progetto ha visto quest’anno un’importante evoluzione coinvolgendo educatrici professioniste e creando 6 percorsi tematiciGiovani esploratori, Pesci di sale al mercato dei pescatori, Il porto sicuro, Il viaggio del sale, la rotta degli alimenti, Il guardiano del porto-selezionati dalle scuole che, oltre ad un momento formativo, includono laboratori creativi e giochi di ruolo.

Una diversa esperienza di apprendimento e crescita – afferma l’assessore alle Politiche educative del Comune di Venezia Laura Besio – che ha avuto un grande ritorno, confermando le aspettative. Un tema, quello dell’acqua, a cui Venezia è indissolubilmente legata per inclinazione e storia. Sono grata all’ Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale per rafforzare in questo senso l’azione dell’Amministrazione Comunale su specifici temi educativi consegnando nelle mani delle generazioni dell’oggi e del domani pillole educative di un patrimonio culturale importante.”

L‘iniziativa ludico-didattica dell’Authority non si esaurisce solo nelle scuole. La giornata dedicata ai Port Days di quest’anno, l’iniziativa con cui ogni anno si “aprono” i porti a cittadini, famiglie, bambini, ragazzi e appassionati di ogni età, ha visto la partecipazione di oltre 200 alunni degli istituti scolastici del centro storico e del Lido. I giovanissimi sono stati impegnati, all’interno dell’Arterminal, in attività sportive e ricreative, ma anche in laboratori ludico-didattici guidati dallo strumento multimediale Port Educational e focalizzati sulla “sezione” dedicata a Marco Polo, realizzata ad hoc dall’AdSPMAS per i 700 anni dalla sua morte celebrati quest’anno.

La programmazione 2024 si chiude oggi nel comune di Chioggia, con l’ultimo laboratorio rivolto agli alunni di quinta elementare, incentrato sul “Guardiano del Porto”, in attesa di riprendere con nuove classi e nuovi contenuti a inizio 2025.

“A Chioggia – dichiara la Vicesindaco e Assessore alla cultura al Comune di Chioggia Elena Zennaro– sono state ben 9 le classi delle primarie, coinvolte nel percorso multimediale e laboratoriale. È stato un piacere osservare come i nostri piccoli abbiano accolto con grande entusiasmo l’iniziativa. Hanno avuto la possibilità di conoscere in maniera approfondita il “sistema porto”, con le tante figure professionali e attività, che vi gravitano attorno. Lo hanno fatto con uno strumento didattico creato appositamente per loro e che -a quanto sappiamo – non ha analoghi in Italia e in Europa. Sono, pertanto, lieta dei risultati della nostra collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale e auspico di migliorarli nel 2025”.

 

 

 

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