Venezia, 25 novembre 2021 – L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (ADSP MAS), ha realizzato il sistema per la gestione dell’uscita informatizzata delle merci dal Porto di Venezia, con il supporto operativo del Comando Generale della Guardia di Finanza.
Il progetto nasce nell’ambito del tavolo tecnico permanente (TAAP), istituito con il protocollo d’intesa del 9 novembre 2020 tra ADM e ADSP MAS che ha tra gli obiettivi la “Digitalizzazione delle procedure doganali nel Porto di Venezia” al fine di:
- ottimizzare i tempi di attraversamento dei varchi portuali;
- decongestionare gli spazi portuali;
- informatizzare il visto uscire dallo Stato;
- procedere al monitoraggio doganale e logistico dei flussi delle merci di rilevanza doganale.
La procedura operativa, partita in fase sperimentale nei giorni scorsi, prevede la partecipazione graduale di operatori portuali con la collaborazione delle associazioni di trasportatori, spedizionieri e doganalisti e mira ad utilizzare il “visto uscire” informatizzato come strumento principale per l’uscita dal Porto.
Il progetto, realizzato nella logica dell’internet of things e denominato “Port Tracking” prosegue l’impegno continuo dell’ADM nell’opera di trasformazione digitale del paese utilizzando strumenti innovativi per tutelare il traffico legale e velocizzare le procedure assicurandone al contempo la sicurezza.
I vantaggi concreti per il Porto di Venezia si traducono in una riduzione del tempo di transito in uscita dal varco portuale di via del Commercio fino al 68% per il settore container, con conseguente riduzione delle emissioni di Co2 ed efficientamento della catena logistica.
Il sistema, da oggi operativo al varco di Via del Commercio, verrà esteso, a partire da febbraio 2022, anche al varco di Via dell’Azoto, e successivamente anche alle procedure di pagamento delle tasse portuali per le merci che effettuano le pratiche doganali fuori dall’ambito portuale.
“Alle 10:45 è transitato il primo camion che stava trasportando un container in import, e il primo flusso dati è stato lanciato con successo”- commenta Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale- “Un risultato possibile grazie alla proficua collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Guardia di Finanza e con il supporto necessario di APV Investimenti, che si è fatta carico della realizzazione degli strumenti informatici necessari. Il sistema di gestione informatizzata che avviamo oggi consente un tracciamento dei flussi e delle merci in uscita dallo scalo veneziano in grado di rendere più efficaci ed efficienti i controlli e dunque più sicura, rapida e green la catena logistica. Questo progetto rappresenta solo il primo step di un programma che, insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dovrà condurre il porto verso la full digitalisation e si inserisce in un percorso strategico più complessivo già avviato dall’AdSP finalizzato a migliorare le performance e aumentare la competitività dei nostri scali anche attraverso l’innovazione digitale”.
“Si tratta di un progetto – dichiara Davide Bellosi, direttore territoriale Veneto e Friuli Venezia Giulia dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – che punta alla completa digitalizzazione delle procedure doganali, dalla trasmissione del manifesto, alla presentazione delle dichiarazioni doganali fino ai controlli in uscita dai varchi portuali, dematerializzando ed automatizzando tutti gli step previsti per l’ingresso delle merci extracomunitarie. Il che significa un rapporto più evoluto con gli operatori, basato sull’interscambio telematico di dati, e minore invasività dell’attività di controllo, che grazie ad una più efficace analisi predittiva sarà sempre più mirata sulle spedizioni maggiormente a rischio. A regime, inoltre, il progetto di automazione dei varchi doganali consentirà lo sviluppo di ulteriori progetti di digitalizzazione, quali fast corridor che consentano l’immediato spostamento della merce verso aree retroportuali o nodi logistici intermodali.”