Si è tenuta oggi a Venezia l’Assemblea Generale di MEDPorts, associazione nata nel 2018 per instaurare un’area di cooperazione operativa nel Mediterraneo, anche in termini di sostenibilità ambientale e per valorizzare il ruolo dei porti mediterranei nello scenario del trasporto marittimo mondiale. MEDPorts riunisce attualmente 24 porti – l’Italia è presente, oltre che con Venezia, anche con i porti di Taranto e Civitavecchia – che movimentano un totale di 536 milioni di tonnellate annue di merci, di cui 19 milioni di container, corrispondenti al 70% del tonnellaggio gestito nel Mediterraneo e oltre 21 milioni di passeggeri.
“Fin dalla sua nascita nel 2018, ed ancora di più oggi, MedPorts è più che mai una grande opportunità per tutti i porti mediterranei perché non solo riconosce la rinnovata centralità economica e commerciale del Mare Nostrum ma ne evidenzia anche la cultura comune” dichiara il presidente AdSPMAS Pino Musolino. “I porti del Mediterraneo dovranno nel prossimo futuro saper essere ancora di più contenitori di innovazione tecnologica e logistica, di creazione di lavoro e occupazione ma dobbiamo basare il nostro approccio sulla conoscenza per poter affrontare le sfide del futuro; sfide sociali – accrescere la compatibilità, ambientale ma non solo, dei porti mediterranei nel contesto in cui operano è tema primario – e sfide economiche. A partire dalla Via della Seta che fa del Mediterraneo un elemento centrale nel panorama geo-economico e geo-politico mondiale. E MedPorts è uno degli strumenti che consentirà, con il contributo di tutti i membri ci accettare e vincere queste sfide. In poco più di un anno di attività, abbiamo già intrapreso un percorso con scambi di buone pratiche, visite di delegazioni, ma ancora più rilevante, con il lavoro di molte commissioni tecniche che già hanno prodotto molte analisi e molta conoscenza puntuale. Questo è un dato estremamente positivo perché accresce la conoscenza reciproca e fa circolare conoscenza, seminando le basi per produrre innovazione. Per questo – ha concluso il presidente Musolino – mi auguro possano aderire presto nuovi porti. Perché MedPorts, nella quale già aderiscono porti del lato Africano e Mediorientale del Mediterraneo, deve essere un’opportunità tanto per il Nord Africa e l’armonizzazione politica economica e sociale dei paesi rivieraschi del mediterraneo meridionale e orientale, quanto per l’Europa che è alimentata, commercialmente, socialmente e economicamente, non solo da Nord ma anche, e soprattutto da Sud”.
Il prestigioso incontro contribuisce a consolidare il ruolo del porto di Venezia quale attore di primaria importanza nella discussione sul futuro del commercio marittimo e dell’innovazione tecnologica e ambientale in ambito portuale. Nel corso del 2019, la sede dell’Autorità di Sistema Portuale veneziana ha ospitato anche l’incontro di lancio dell’iniziativa internazionale Cruise 2030 e, recentemente, l’assemblea di Assoporti. Il presidente Musolino, che è anche vicepresidente di MEDPorts, ha appena assunto la guida di NAPA, North Adriatic Ports Association che riunisce i porti di Ravenna, Trieste, Venezia, Koper e Rijeka.
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