Su base trimestrale, da gennaio a marzo 2024, per le banchine del porto veneziano sono passate 5.551.006 tonnellate con una diminuzione del 9,8% rispetto al periodo gennaio-marzo 2023, un dato quest’ultimo che risente però delle performance particolarmente positive registrate a marzo dell’anno scorso. I dati che si riferiscono al periodo gennaio-marzo 2024 evidenziano a Venezia una crescita delle rinfuse liquide con un +6,4%, pari a 1.703.186 tonnellate rispetto al primo trimestre del 2023 e una flessione, pari al -25,4%, delle rinfuse solide con 1.522.508 tonnellate movimentate. Una diminuzione sulla quale incide pesantemente il calo repentino dei carboni fossili e della lignite (-61,45%) legato alla strategia energetica nazionale.
Sempre nel primo trimestre del 2024, mostrano il segno meno (pari -7,4% rispetto al trimestre gennaio-marzo 2023), con 2.325.312 tonnellate movimentate, i general cargo; in controtendenza i Ro-Ro in aumento del +7,9% con 594.782 tonnellate. Al contrario, prosegue la già prevista flessione del settore container riconducibile alla crisi del Canale di Suez che sta riguardando la maggior parte dei porti italiani e del Mediterraneo orientale, scalo veneto compreso. A Venezia, nel primo trimestre 2024, i contenitori sono, infatti, diminuiti del 12,9% (con 112.189 Teu movimentati) rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente mentre, su base annua, il calo registrato è pari all’8.6%.
Per Chioggia, i primi tre mesi di quest’anno confermano invece una buona crescita in tutti i settori, +40,7% per 166.522 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2023. Un andamento legato quasi totalmente alle rinfuse solide che mostrano una crescita del 24,5% con 116.684 tonnellate movimentate.
Molto positivi i dati del traffico passeggeri legato alla crocieristica grazie al nuovo modello di crocieristica sostenibile inaugurato a seguito del Decreto 103 del 2021; solo nel primo trimestre di quest’anno i passeggeri sono stati 11.622 e 13 le navi da crociere che hanno scalato Porto Marghera. Da inizio anno, hanno invece avuto la possibilità di scalare il porto di Chioggia 2.950 passeggeri (+106% rispetto al periodo gennaio-marzo 2023) a bordo di 5 navi da crociere.
“Come molti analisti hanno già preannunciato – commenta Fulvio Lino Di Blasio, presidente AdSPMAS – il 2024 per i porti italiani e quindi anche per quelli veneti sarà un anno alquanto complesso sul fronte dei traffici marittimi a causa del perdurare delle tensioni internazionali che provocano una congiuntura non favorevole per l’economia mondiale e, di conseguenza, su quella locale e sull’Adriatico in particolare. È un periodo che sta mettendo alla prova l’intero comparto, lo stesso che, come già detto da Federlogistica, ha visto il traffico marittimo attraversare a testa alta quattro crisi internazionali in pochi anni e mantenere la propria centralità globale. In questo senso va letto il dato di sostanziale tenuta, con una crescita del 2%, del settore commerciale nel periodo aprile 2023-marzo 2024, in virtù delle performance dei settori Ro-Ro e siderurgico, per i porti di Venezia e Chioggia. Per questo l’Autorità di Sistema, con gli sforzi dell’intera comunità portuale, continua a lavorare per mantenere alta la competitività dei nostri scali con tutte quelle attività e progetti finalizzati alla creazione di valore per il nostro territorio: dai lavori finanziati dal PNRR e i bandi per l’escavo dei canali alla realizzazione del nuovo terminal crociere e del futuro terminal container a Montesyndial passando per gli investimenti legati alle nuove concessioni e, prossimamente e con un ruolo attivo del Porto, con la Zona Logistica Semplificata”.