Circa la legittimità dell’affidamento per la gestione delle attività di conferimento e gestione dei sedimenti presso l’isola delle Tresse, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, per quanto di competenza, conferma di aver sempre agito secondo normativa vigente, peraltro confortata da più pareri dell’Avvocatura di Stato che hanno confermato non solo la correttezza dell’azione amministrativa ma anche e soprattutto la sua opportunità ai fini del perseguimento del superiore interesse pubblico.
Relativamente al supplemento di informazioni richiesto dall’Autority, l’Ente precisa che sta predisponendo tutta la documentazione necessaria al fine di supportare ANAC nella propria attività, così come fatto finora in un’ottica di piena collaborazione e trasparenza. Tale documentazione verrà fornita all’Autorità nei tempi previsti.
AdSP rileva inoltre che l’affidamento oggetto di indagine si presenta come fattispecie estremamente complessa e delicata, in quanto collegata alle attività del Commissario straordinario di Governo nominato nel 2004 per fare fronte all’emergenza socioeconomico-ambientale determinatasi in ordine alla navigabilità dei canali portuali veneziani, al quale l’Autorità Portuale è subentrata quale stazione appaltante. Proprio nel perseguimento di tali pubbliche finalità, l’isola delle Tresse è stata individuata dal Commissario come sito di conferimento unico per i sedimenti di classe C: di qui l’indubbia natura strategica dell’opera anche rispetto alla missione istituzionale di AdSP e, in particolare, rispetto alla necessità di garantire la manutenzione dei canali portuali di grande navigazione secondo le quote previste dal vigente PRP, a tutela della sicurezza della navigazione.
Ad ulteriore conferma dell’importanza degli interventi di manutenzione dei canali esistenti e della gestione dei sedimenti derivanti da tale attività necessaria a garantire l’operatività e vitalità del porto, AdSP ricorda che il D.L. n. 103/2021 ha nominato Commissario straordinario il Presidente del Porto, il quale deve procedere alle attività necessarie a garantire l’accessibilità nautica e la competitività degli scali di Venezia e Chioggia anche nelle more dell’approvazione del Piano Morfologico per la laguna di Venezia, nel rispetto dei principi di cui alla Legge Speciale per Venezia. A tal fine è stato avviato un tavolo congiunto con le altre Amministrazioni competenti per individuare nuove condivise soluzioni di gestione dei sedimenti lagunari.