Si è tenuta nei giorni scorsi nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale la prima assemblea generale – post Covid 19 – dell’Associazione NAPA (North Adriatic Port Association), che raduna i Porti di Venezia e Chioggia, i Porti di Trieste e Monfalcone, il Porto di Ravenna, il Porto sloveno di Koper (Capodistria) e il Porto croato di Rijeka (Fiume). La riunione è stata preceduta della visita della Coordinatrice Europea del Corridoio TEN-T Baltico-Adriatico, Mrs. Anne Jensen, a conferma del rinnovato interesse della Commissione Europea per il sistema portuale-logistico dell’Alto Adriatico. La Coordinatrice, nel corso della visita, alla presenza della Regione del Veneto, ha apprezzato la dinamicità del sistema portuale veneto, elemento imprescindibile per il sistema logistico veneto integrato, con l’aeroporto “core” di Venezia e gli interporti “core” di Padova e Verona.
I rappresentanti dei Porti riuniti nell’associazione, presieduta e coordinata dall’AdSP MAS fino alla fine dell’anno, hanno confermato la volontà di proseguire e rilanciare il reciproco impegno lungo la rotta della cooperazione e del rafforzamento della collaborazione internazionale con l’obiettivo di far valere la rilevanza di strategie e progetti comuni soprattutto in sede europea alla luce delle mutate condizioni economiche e delle complessità che hanno interessato gli ecosistemi portuali negli ultimi due anni.
Durante l’incontro, i porti Napa hanno accolto favorevolmente la proposta del Presidente dell’AdSP MAS di mantenere a Venezia la presidenza dell’associazione anche per il primo semestre 2022 in considerazione del rallentamento dei lavori determinato dalla pandemia.
Il Presidente dell’AdSPMAS, Fulvio Lino Di Blasio, il Segretario Generale dell’AdSPMAS, Antonella Scardino e i delegati dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, dei Porti di Rijeka e Koper hanno concordato sull’importanza di riavviare progettualità comuni nei seguenti ambiti di sviluppo: sostenibilità ambientale e transizione ecologica, politiche energetiche, innovazione, intermodalità, formazione e ricerca, consolidando le altre progettualità in corso in ambito logistico e infrastrutturale.