Questa mattina a Ca’ Farsetti si è tenuta la sottoscrizione dell’Accordo Venice Blue Flag 2023, finalizzato a ridurre l’impatto di emissioni in atmosfera da parte delle navi da crociera che arrivano ed ormeggiano nei Porti della Laguna di Venezia e di Chioggia. Sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore comunale all’Ambiente, Massimiliano De Martin, il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, l’assessore all’Ambiente del Comune di Chioggia, Serena De Perini, il comandante della Capitaneria di Porto di Venezia, Piero Pellizzari, il comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, Dario Riccobene, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia, Fulvio Lino Di Blasio, il presidente di Venezia Terminal Passeggeri, Fabrizio Spagna, gli agenti delle compagnie crocieristiche.
“Si tratta di una sottoscrizione volontaria – ha esordito l’assessore De Martin – non di un obbligo di legge e quindi siamo onorati di rinnovare questo accordo per la salvaguardia del territorio, grazie anche all’impegno di 33 compagnie crocieristiche. A differenza che in passato, quando si faceva riferimento solo ad un periodo di alcuni mesi legati alla stagione turistica, da alcuni anni la durata del patto che firmiamo è annuale. E nell’arco di questo anno, oltre alle attuali 33 compagnie firmatarie, altre potranno aderire. La politica ambientale che ruota attorno alla crocieristica e all’attività portuale, come sottolineo sempre, deve essere fatta su larga scala, non solo dentro i confini amministrativi del proprio territorio e infatti l’accordo è sottoscritto ora anche dal Comune di Chioggia. La crocieristica è un’attività economica fondamentale – ha continuato l’assessore – ma è necessario rispettare il delicato ecosistema della laguna e la fragilità e la bellezza delle città. Su questo fronte la tecnologia ci sarà sempre più di supporto e, lo vediamo, la transizione energetica è già un dato di fatto ma, allo stesso tempo, grazie anche alla sottoscrizione del Blue Flag, le compagnie si impegnano anche ad ‘educare’ i passeggeri al rispetto delle città, degli spazi e dei monumenti. Infine credo che definire con il Governo, in tempi rapidi, il futuro dei Porti di Venezia e Chioggia sia strategico dal punto di vista economico, infrastrutturale e della tutela ambientale”.
L’accordo, dallo scorso anno, assume maggiore rilievo in un contesto modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotte dal Decreto-Legge 20 luglio 2021, n. 103, che ha portato Venezia a dover costruire un nuovo modello di crocieristica che deve contemperare le esigenze di sostenibilità ambientale e salvaguardia della laguna con quelle di tutela del lavoro e dello sviluppo economico. Il documento sottoscritto per la prima volta nel 2007 è stato ratificato nel 2008, 2009, 2013, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2021 e nel 2022. In base a tale accordo le compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori principali e ausiliari delle navi passeggeri con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa al momento dell’ormeggio, durante la navigazione prima dell’ingresso in area VTS Venezia e in ogni fase di manovra all’interno dell’area portuale di Venezia, Marghera e Chioggia; stesso impegno assunto, a partire dal 2018, anche per i rimorchiatori durante le operazioni legate al transito delle navi.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Di Blasio si è soffermato sull’importanza della collaborazione tra enti: “L’accordo Blue Flag sottoscritto oggi – ha ribadito – estende il perimetro dell’intesa al porto di Chioggia dove, ormai da un anno, stiamo valorizzando una nicchia importante del traffico crocieristico che si concentra sul segmento lusso. La collaborazione con Venezia e Chioggia, le rispettive Capitanerie, le compagnie di navigazione e gli agenti marittimi ci ha permesso di chiudere un accordo che mira a migliorare l’eco-sostenibilità del comparto. Gli obiettivi del Blue Flag sono coerenti con la politica dell’Autorità e della struttura commissariale che intende dare soluzione ai flussi crocieristici sulla base delle indicazioni governative, ma che si pone anche l’obiettivo di strutturare una nuova modalità di fruizione turistica della laguna, più attenta alle esigenze locali e focalizzata sul valore aggiunto delle destinazioni gestite, dove le forze produttive del territorio e le istituzioni culturali saranno sempre più coinvolte per creare nuovo valore e occupazione di qualità”.
“Dopo quella che ha sancito l’arrivo delle crociere a Chioggia – ha aggiunto il sindaco di Chioggia Armelao – questa è la firma sul tema delle navi da turismo che mi stava più a cuore. Perché così come è fondamentale tutelare e promuovere gli importanti aspetti ricettivi ed economici legati al crocierismo, altrettanto è proteggere l’ambiente. Quello che circonda Chioggia, come tutta la laguna veneta, è un ecosistema delicato, basti pensare alle nostre Tegnue, la cosiddetta barriera corallina che si trova sui fondali antistanti Chioggia. L’adozione di buone pratiche, come questo accordo, rende possibile un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente, del territorio e della tipicità. Il mio grazie va, oltre al Comune di Venezia, ancora una volta all’Autorità portuale, che ha creduto nel sogno di portare le crociere a Chioggia e, con noi, in un turismo integrato nel territorio, non impattante e leva economica a servizio della collettività”.
Tra le novità, l’accordo quest’anno prevede che le compagnie di navigazione si impegnano a fornire ai croceristi in visita alle Città di Venezia e Chioggia, qualora previsto nei pacchetti di viaggio, prodotti e/o materiali plastic free al fine di ridurre la dispersione della plastica: “Un tassello importante sulla strada di una maggior consapevole tutela ambientale delle acque della laguna – hanno precisato i comandanti delle Capitanerie di Porto di Venezia, Pellizzari, e di Chioggia, Riccobene – poiché l’accordo attesta la rinnovata volontà degli operatori della crocieristica e degli enti firmatari di proseguire sulla strada della sostenibilità e della tutela ambientale. Già dal 2022 è divenuta realtà la possibilità di istituire approdi ‘diffusi’ nel porto di Marghera, a cui si aggiunge oggi Chioggia, capaci di accogliere nuovamente, dopo il divieto introdotto dal Decreto Legge 103/2021, le navi da crociera nella laguna, comportando per l’Autorità marittima la necessità di adozione di tutta una serie di provvedimenti e procedure a tutela della sicurezza della navigazione e della security portuale. Nell’attuale fase di ripresa del movimento crocieristico, con una programmazione di 15 accosti di navi da crociera anche nella rada, l’aver sostenuto il principio di anticipare al momento dell’entrata nell’Area VTS di Venezia il cambio del combustibile rappresenta una scelta vincente di cui l’Autorità Marittima può senz’altro fregiarsi”.