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Aperiporto – “Porto e Città, verso un nuovo waterfront”

Il 28 febbraio -dalle ore 17.30 alle ore 19.30 presso l’ex- chiesetta di Santa Marta a Venezia – si svolge il primo appuntamento del 2024 del ciclo di incontri rivolti alla Port Community e ai dipendenti organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Dopo l’ampia partecipazione registrata nei sei incontri del 2024, il 28 febbraio si propone un approfondimento su “Porto e Città, verso un nuovo waterfront” in cui si intrecceranno voci, esperienze e professionalità diverse per fornire spunti sul futuro assetto delle aree di cerniera. Nel corso dell’evento, infatti, si intrecciano voci, esperienze e professionalità diverse, per fornire spunti sul futuro assetto delle aree di cerniera. Un passo importante nel processo di rinnovamento dei waterfront delle aree portuali di Venezia e di Chioggia sotto il segno dell’ascolto, avviato a seguito dell’affidamento, nel dicembre 2023, dell’incarico per la fattibilità tecnico economica al raggruppamento temporaneo d’imprese con Arup Cecchetto&Associati e Proap. Un processo in cui l’Autorità di Sistema Portuale vuole coinvolgere non solo, come fatto finora, soggetti istituzionali e accademici, ma anche la comunità portuale e cittadina. Le aree che saranno oggetto del progetto di fattibilità tecnica ed economica sono, per Venezia, quelle lato banchina comprese tra S. Andrea e S. Basilio, per un totale di 17 ettari e, per Chioggia, quelle dell’area Saloni e via Maestri del Lavoro, circa 13 ettari. Per la realizzazione dei lavori di riqualificazione dei due waterfront si è stimato un fabbisogno di circa 120 milioni di euro. Nel corso della progettazione, sempre attraverso il dialogo col territorio, si dovranno anche definire le funzioni che troveranno posto nelle aree e quelle non più compatibili con gli sviluppi previsti, per le quali si formuleranno delle ipotesi di ricollocazione. Verrà inoltre posta la massima attenzione al fine di garantire continuità alle attività in essere di trasporto, di servizio alla città, agli uffici e agli utilizzatori di spazi assegnati al parcheggio delle auto, coinvolgendo i singoli concessionari. Il risultato atteso è quello di un masterplan complessivo, che potrà prevedere sia micro-interventi che grandi opere, realizzabile per lotti indipendenti. Un disegno unitario di qualità che demolisca anche il concetto di recinto portuale, creando uno spazio urbano attrattivo ricco di potenzialità funzionali, sociali, produttive connesse sia al ruolo del porto che alle attività ordinarie della città. Uno spazio dinamico che sappia accogliere il susseguirsi, l’alternarsi o mescolarsi di una domanda e di flussi di natura diversa sia nell’arco della stessa giornata che nel corso delle stagioni. Come ha ricordato il Presidente AdSP MAS Fulvio Lino Di Blasio, aprendo la serata, i progetti che emergeranno dovranno essere espressione di un confronto partecipato, basato sulla valutazione delle esigenze portuali nuove e della volontà di integrare e far convivere perfettamente queste esigenze con la dimensione portuale alla quale Venezia e Chioggia sono da sempre abituate. La continua evoluzione delle attività portuali lungo il waterfront, infatti, impone un rinnovato rapporto con le attività urbane con le quali interagiscono direttamente o visivamente. L’evento, coordinato da Paola Pierotti e Francesca Fradelloni della Società di comunicazione e networking PPAN, è animato dal colloquio fra Renata Codello, Segretario Generale Fondazione Cini, che pone l’accento sulla necessità di fare delle aree di interazione porto-città luoghi di produzione culturale ed Emilio Antoniol, Editore di Anteferma, che propone stimolanti punti di vista della Venezia che verrà, dal punto di vista di un architetto, individuando possibili coordinate di incontro e confronto per le generazioni future. L’obbiettivo è quello di far emergere, dalla riqualificazione avviata del waterfront, un rapporto più attento a porre in sinergia l’operatività e l’uso delle banchine, degli edifici e degli spazi portuali con la quotidianità della vita cittadina legata alle altre attività lavorative, allo studio, allo svago e alla residenza. Ma tutto questo potrà accadere solo grazie al costante dialogo con le istituzioni cittadine e proseguendo quel lavoro di apertura del porto alla città. Per questo, nel corso dell’appuntamento, è lanciata una indagine rivolta alla comunità portuale, ai cittadini e a tutti coloro vivono il waterfront di Venezia e Chioggia cui sarà possibile per dare voce alla prospettiva di un rinnovato rapporto fra porto e città al seguente link . Per saperne di più e rimanere aggiornato visita la pagina dedicata al nuovo waterfront.   Scarica la locandina
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