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Il porto partner attivo del progetto culturale “EL PARON DE CASA”

È giunto al suo apice il 26 maggio il progetto storico-educativo “El Paron de Casa”, avviato lo scorso anno dall’Associazione Lido Oro Benon, con il supporto e la collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.

9 istituti scolastici veneziani si sono confrontati in diverse attività educative, all’insegna dell’archeologia, della storia, dell’arte, delle tradizioni, sempre alla luce della strategia dettata dall’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, associando ai 17 obiettivi aneddoti della storia della Serenissima di cui il n.9, relativo alle infrastrutture sostenibili, è stato associato alla dimensione portuale di Venezia che vede lo storico campanile – chiamato affettuosamente “Paron de Casa” dai veneziani – giocare il ruolo di faro nei tempi antichi.

Il progetto, che si è sviluppato in diverse tappe, grazie alla collaborazione e al supporto delle principali Istituzioni del territorio – tra cui AdSPMAS come partner attivo – intende festeggiare i 110 anni dalla ricostruzione del campanile (dopo il crollo nel 1902), inaugurata il 25 aprile 1912, prendendo spunto dal fatto che i mattoni che ne facevano parte provenivano da rovine romane “riutilizzate come materia prima seconda” per stimolare i più piccoli sui temi dell’economia circolare e più in generale della sostenibilità.

Le 9 scuole primarie coinvolte nell’iniziativa didattico-culturale provengono da diverse zone di Venezia, tra isole, centro storico e terraferma, rappresentando così l’intero territorio del Paron de Casa. Esse hanno preso parte ad una serie di iniziative incentrate sul valore della relazione con il mare, la storia della Serenissima e la storia del campanile di San Marco.

Il 26 maggio si è tenuta la festa conclusiva con le scuole, alla presenza di autorità e istituzioni locali, di partner e supporter. Nel corso della mattinata passata in Piazza San Marco si sono svolte diverse attività: dall’esposizione dei campanili realizzati dalle 9 scuole con l’ausilio dell’Ordine Ingegneri di Venezia, alla mostra composta dalle opere costruite con i “tochetini” del campanile, fino ai laboratori educativi e alle visite al campanile. Il tutto ha fatto da sfondo al gioco basato sui 17 Obiettivi di Sostenibilità dell’ONU, cui anche l’Autorità di Sistema Portuale è stata parte attiva: ha infatti realizzato la tappa del gioco legata all’obiettivo 9 (relativa anche alle Infrastrutture) e collegata allo strumento multimediale “Port Educational”, creato per far conoscere ai più giovani i porti di Venezia e Chioggia, grazie ad un’esperienza interattiva che unisce l’informazione e il divertimento.

Il progetto
Avviato e cresciuto nel corso del 2021, il progetto approda nel 2022 per mettere in scena le principali e più rappresentative attività e iniziative, a partire dalla caccia al tesoro organizzata l’11 aprile, in occasione della Giornata del Mare e della Cultura Marinara, iniziativa nata a livello nazionale nel 2017 per accrescere, soprattutto tra i giovani, l’amore e il rispetto per la risorsa mare.
Dopo la “tappa” del 25 aprile (evento istituzionale che ha celebrato i 200 anni dalla ricostruzione), il 20 maggio, in occasione della Giornata Europea del Mare, si è tenuta una ricostruzione storica del percorso seguito nel 1902 da Gigeta (mascotte del progetto) per gettare in mare il primo mattone (raccolto dal crollo del campanile), a 3 miglia dalle coste del Lido, richiamando lo slogan “Il mare riceve, il mare restituisce” e nel contesto del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile 2021 – 2030.


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